giovedì 20 ottobre 2011

Una memoria da asino

Ciò di cui ha bisogno l’uomo è la memoria dell’asino, che mai scorda dove mangia”, scriveva Sofocle circa 2500 anni fa. Ed è proprio vero.
Ho riflettuto su questa citazione pochi giorni fa, quando Zoe, appena tornata a casa dal pascolo estivo, è entrata diretta in stalla e ha affondato il muso nella mangiatoia dove in inverno le somministro la granella. C’è anche rimasta un po’ male perché era vuota….
A volte viene da chiedersi se, dopo un periodo più o meno lungo di lontananza, un animale ricorderà i luoghi, le persone o i dettagli con cui ha avuto a che fare. Sicuramente è così per l’asino. Si dice che questo equino rammenti luoghi e persone a distanza di decenni, nel bene e nel male. Da anziano si ricorderà di voi se quando era puledro avete condiviso un pezzo della vostra vita con lui. Vi sarà ancora riconoscente, se per lui in passato siete stati degli amici fidati, e mai vi volterà le spalle. Ma, a distanza di anni, non scorderà nemmeno l’uomo malvagio che lo ha bistrattato, chi lo ha picchiato, chi lo ha sfruttato. E se ne starà bene all’erta.
Pensate bene a come comportarvi con un asino: lui se lo ricorderà a lungo. Molto a lungo…


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