venerdì 30 gennaio 2015

Strofina il naso di un asino, ti porterà fortuna!

Questa settimana è successo un po' di tutto... Ho avuto a che fare con la burocrazia di tanti uffici diversi, sono saltati fuori tanti problemi imprevisti e... beh, insomma, non è stata una bella settimana. 
Quindi, per non dimenticare il motivo per cui facciamo tutto questo, per ricordare sempre che gli asinelli meritano di tutto e di più, volgio farvi leggere questa bellissima leggenda.


"Strofinare il naso di un asino è come essere baciati da una fata, o ascoltare un angelo che canta nella tua soffitta o sul tuo albero preferito. E' magico, porta la musica all'anima, guarisce e allunga la vita, riempie il tuo cuore di gioia.


Le persone che conoscono e amano gli asini conoscono la loro potenza e il loro spirito: se strofini il naso di un asino, gli angeli e le fate sciameranno intorno a te proteggendo te e i tuoi. Allora ricordati di strofinare il naso di un asino, sono sicuro che ti piacerà".


Quindi, appena ne avrete la possibilità, strofinate il naso di un asino: i suoi occhioni dolci, le orecchie lunghe e coccolose, il tepore del loro respiro, vi aiuteranno a rilassarvi e ad allontanare, per un attimo, tutte le proccupazioni.


A presto!!!

domenica 25 gennaio 2015

10 cose da sapere prima di tenere un asino (o un cavallo) a casa

Oggi vorrei condividere con voi le attività che si devono svolgere quotidianamente in ogni fattoria.
Lavorare nella e con la natura è bellissimo, con gli animali ancora meglio, ma non sono tutte rose e fiori. A parte che siamo in piena balia del clima e non esiste domenica o giorno di festa...
In questo post mi spiegherò meglio con questo elenco di cose che devi mettere in conto (fra le altre!) prima di fare dell'allevamento il tuo lavoro. O, più semplicemente, prima di considerare di tenere un animale di grande taglia (come un asino, un cavallo, un pony, ecc.) a casa tua.
Ma cominciamo... 
  1. Non avrai più sabato, domenica, Natale, Pasqua e giorni di festa in generale: gli animali vanno nutriti, puliti e controllati ogni santo giorno. Più volte al giorno.
  2. Guarderai la pioggia con un altro spirito. Perchè non la guarderai da dietro la finestra, ma mentre tutto intabarrato in un impermeabile il più coprente possibile starai spingendo una carriola piena di letame verso la letamaia sotto l'acqua battente.
  3. Ripeterai il punto 2 per neve, vento forte, ghiaccio sulla strada, ecc.                                                            
  4. Considera di avere una letamaia di dimensioni ragionevoli. Perchè fino a quando non la spalerai, non ti renderai conto di quanto produce un asino (scusa la "poesia", ma anche questo farà parte della tua quotidianità..)
  5. Se sarai così fortunato da avere prati e attrezzature da fienagione a disposizione, d'estate ti toccherà anche fare il fieno. Sotto il sole cocente, oppure correndo contro il tempo per salvare il fieno da un acquazzone improvviso e non buttare all'aria il duro lavoro di tre giorni E se non ce la fai e sbaglierai qualcosa, anche solo qualche piccola cosa, quando in pieno inverno aprirai un ballone, dovrai buttarlo via perchè sarà tutto ammuffito.
  6. Se non sei così fortunato da avere modo di fare il fieno per conto tuo, dovrai comprarlo e comunque gestirlo. E il fieno costa. E pesa. Pesa caricarlo nel fienile e scaricarlo per usarlo.        
     
  7. Se terrai i tuoi equini in un posto dove non avrai il collegamento alla rete dell'acqua potabile, o se in estate li porterai in un pascolo verde, metti in conto che dovrai sempre portargli acqua fresca. Riempirai cisterne a casa, quotidianamente o quasi, e le porterai al pascolo. Ti andrà bene se riuscirai a raggiungere il posto in auto, altrimenti... dovrai portarle a piedi. Naturalmente anche quando piove, nevica, fa freddo, si suda, ecc...
  8. Per quanto i tuoi animali saranno docili, ci sarà sempre il rischio di prendersi una pestata, un morso, una testata. Non per loro cattiveria, ma solo perchè ti troverai al posto sbagliato nel momento sbagliato. Succederà, prima o poi. E credimi, se non fosse per il male che sentirai in quel momento, ti sembrerà di essere finito in una riedizione delle Comiche.
  9. Ultimi, ma forse primi in ordine delle cose da fare, sappi che dovrai imparare a districarti tra la burocrazia. Avrai a che fare come minimo con la ASL Veterinaria (codice aziendale), l'APA di zona (microchip e passaporti) e il Comune (se costruirai un box o una tettoia). Se riuscirai a fare da solo ridurrai i costi, almeno per i primi due. Per quanto riguarda i permessi di costruire, ti servirà un geometra per il progetto. Sei sicuro di non avere tra i familiari o gli amici un geometra, un ingegnere o un agronomo (specializzato in edilizia rurale però!) a cui chiedere un favore?
  10. Potrai tenere i tuoi animali come principi, non fargli mancare nulla, coccolarli, nutrirli adeguatamente, vaccinarli, fare l'impossibile per loro. Ma a fronte di 100 che ti faranno i complimenti ce ne sarà sempre uno (solitamente qualcuno che di grossi animali non sa nulla...) che guarderà il tuo asino e dirà "poverino"... Così, a prescindere. Perchè il perchè di poverino non lo scoprirai mai, nemmeno chiedendoglielo. 

Se sei pronto a tutto questo, sappi che in compenso ciò che ti darà il contatto quotidiano con il tuo asino o il tuo cavallo sarà impagabile e, comunque vada, ne sarà sempre valsa la pena.

sabato 24 gennaio 2015

Perchè il latte d'asina sulla pelle?

Quando dici latte d'asina, spesso la prima cosa che viene in mente è l'immagine di Cleopatra o Poppea che fanno il bagno in una vasca piena di candido latte. Non è solo una leggenda, ci sono numerose testimonianze storiche che evidenziano come le più ricche donne del passato usassero il latte d'asina come elisir di bellezza. 
Una volta, sempicemente, si vedeva che questa abitudine rendeva la pelle liscia e luminosa, ma oggi ci sono delle evidenze scientifiche, supportate da numerose ricerche, che ci spiegano il perchè.


Senza entrare troppo nel dettaglio, basti pensare che è la particolare composizione chimica del latte d'asina, così diversa da quella di tutte le altre specie, a renderlo un cosmetico così speciale.
La ricchezza di acidi grassi della serie w, in contrasto con la povertà di lipidi totali, la particolarità delle proteine, con l'assenza della k-caseina, l'abbondanza di lattosio... tutte queste peculiarità idratano la pelle, ne arricchiscono le capacità di barriera, la sfiammano, rinforzano i capillari riducendo l'arrossamento, distendono le rughe, ecc.
Tutto può essere riassunto in una sola parola: riequilibrio. Perchè il latte d'asina, grazie alle sue caratteristiche, tende a riportare la pelle al suo equilibrio naturale, e così la pelle grassa, sfiammata, produrrà meno sebo, mentre quella secca, nutrita, smetterà di tirare.


Oggi fare il bagno nel latte d'asina è diventato praticamente impossibile: si dice che Cleopatra avesse 700 asine a disposizione per poter riepire quotidianamente la vasca... Sarebbe economicamente impossibile, e renderebbe davvero difficile gestire gli animali con naturalità, regalandogli benessere quotidiano, lavorando e collaborando con loro senza sfruttarli, perchè diventerebbe un'attività quasi industriale.
Meglio concentrarsi su cosmetici naturali: le carratteristiche del latte d'asina potenziate e concentrate! Cercali su www.asinodellago.it al link La linea cosmetica.