Una volta c’era l’alpeggio. E,
qualche settimana prima, il maggengo. Con l’arrivo della bella stagione, il bestiame
veniva portato in montagna: si fermava per qualche tempo a mezza montagna, il
maggengo appunto, per poi salire in quota, dove avrebbe trascorso i mesi più
caldi brucando l’erba dei pascoli alpini.
Portare gli animali in malga, al
giorno d’oggi, è cosa sempre più rara. Ma qualche mese di puro pascolo è ancora
una boccata d’aria fresca. Così, anche quest’anno, ai primi di maggio i nostri
asini hanno traslocato. Hanno incontrato nuovi amici orecchie-lunghe, hanno
familiarizzato, giocato, stabilito nuove gerarchie…. e i puledri hanno imparato
che non si può sempre fare tutto ciò che si vuole, perché la mamma concede, gli
altri asini un po’ meno. Insomma, una bella estate in compagnia.
La stagione quest’anno è stata
lunga, settembre e i primi giorni di ottobre ci hanno regalato giornate ancora
calde, ma ormai l’autunno è arrivato, portando con sé i primi freddi. E, come
in una moderna transumanza, anche gli asinelli sono tornati nelle loro
rispettive scuderie.
Arrivederci amici, ci si rivede
la prossima estate!